Tra le figure che circondano i nostri figli nell'ambito calcistico i nostri veri antagonisti sono loro :i papa ultrà.
Le motivazioni sono molteplici, innanzitutto la squadra del cuore è stampata nel DNA e contro la genetica nonostante gli eccellenti progressi scientifici dell'ultimo decennio noi mamme ultrà nulla possiamo.
Tutta la psicologia neonatale e gli studi relativi al rapporto esclusivo che si instaura tra madre e figlio durante il primo anno di vita che vede questo padre isolato e depresso perché oramai non è più al centro della nostra vita non hanno calcolato la figura del papà ultrà.
Lui non si sente per niente depresso ma in maniera subdola si insinua in questo rapporto esclusivo preparandosi il terreno per il futuro.
Fin dai primi giorni di vita quando tu stravolta passi da un pannolino ad una poppata ad un cambio della tutina lui, il deviatore opportunista, si affaccia alla culla e pronuncia una litania come una sorta di mantra con la voce ferma e con un tono estremamente felice :"Di che squadra sei?Della Juve!Come il tuo papà!E allora come si dice ?
Forza Juve!"
Tu guardi questa scenetta commovente e addirittura ti scendono due lacrimucce per la tenerezza o forse per lo sconvolgimento ormonale post-parto.
Ma è lì che cominciamo a sbagliare !
Non abbiamo capito niente !
Neanche Freud ha capito niente.
Il papà ultrà si è insinuato nel rapporto esclusivo, ha stabilito le fondamenta per il Suo rapporto esclusivo futuro con il figlio.
Quello è un lavaggio del cervello vero e proprio perché poi tuo figlio nonostante le ore che hai passato a sillabare mam-ma, pa-pà, pal-la ecc, con una facilità estrema intorno ai dieci mesi se ne esce fuori dicendo: "Forza juve!"non appena il padre gli chiede:Di che squadra sei amore di papà?".
e tu lì ancora non capisci, ma sei felice per la padronanza del lessico di tuo figlio.
Altro errore madornale!
............continua
Le motivazioni sono molteplici, innanzitutto la squadra del cuore è stampata nel DNA e contro la genetica nonostante gli eccellenti progressi scientifici dell'ultimo decennio noi mamme ultrà nulla possiamo.
Tutta la psicologia neonatale e gli studi relativi al rapporto esclusivo che si instaura tra madre e figlio durante il primo anno di vita che vede questo padre isolato e depresso perché oramai non è più al centro della nostra vita non hanno calcolato la figura del papà ultrà.
Lui non si sente per niente depresso ma in maniera subdola si insinua in questo rapporto esclusivo preparandosi il terreno per il futuro.
Fin dai primi giorni di vita quando tu stravolta passi da un pannolino ad una poppata ad un cambio della tutina lui, il deviatore opportunista, si affaccia alla culla e pronuncia una litania come una sorta di mantra con la voce ferma e con un tono estremamente felice :"Di che squadra sei?Della Juve!Come il tuo papà!E allora come si dice ?
Forza Juve!"
Tu guardi questa scenetta commovente e addirittura ti scendono due lacrimucce per la tenerezza o forse per lo sconvolgimento ormonale post-parto.
Ma è lì che cominciamo a sbagliare !
Non abbiamo capito niente !
Neanche Freud ha capito niente.
Il papà ultrà si è insinuato nel rapporto esclusivo, ha stabilito le fondamenta per il Suo rapporto esclusivo futuro con il figlio.
Quello è un lavaggio del cervello vero e proprio perché poi tuo figlio nonostante le ore che hai passato a sillabare mam-ma, pa-pà, pal-la ecc, con una facilità estrema intorno ai dieci mesi se ne esce fuori dicendo: "Forza juve!"non appena il padre gli chiede:Di che squadra sei amore di papà?".
e tu lì ancora non capisci, ma sei felice per la padronanza del lessico di tuo figlio.
Altro errore madornale!
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