Tra gli spalti mimetizzata tra le mamme ultrà dei giocatori c'è anche lei: la mamma ultrà dell'arbitro.
Se ne sta in disparte, si mordicchia le unghie e da lei traspare una tensione palpabile.
Eh sì anche loro hanno la mamma che li accompagna perché tanti arbitri di campionati provinciali e regionali non hanno neanche 18 anni.
Parlare con la mamma ultrà di un arbitro è stato molto educativo: è come guardare le cose da un altro punto di vista.
Due giorni prima della partita il neo-arbitro non fa altro che studiare si prepara attentamente, ripete ad alta voce le regole del gioco, controlla le classifiche, le espulsioni varie, prende appunti e fa schemi.
Sul tardo pomeriggio va a correre se non ha allenamenti programmati per la preparazione fisica.
Quando deve arbitrare una partita importante l'ansia aumenta...ma per quella c'è la mamma.
Prepara il borsone con la stessa identica scaramanzia di un calciatore;completino comodo con più tasche possibili, due orologi perchè se si fermasse uno sono guai, scarpette consumate e via in trasferta ....con la mamma.
Scende dalla macchina e assume un atteggiamento superbo non perché lo sia sul serio, ma deve assolutamente esigere rispetto.
D'altronde i giocatori sono quasi suoi coetanei.
Fischio d'inizio .....e iniziano i guai.
La mamma controlla tutto cerca di ricordarsi le regole e ad ogni fischio sussulta: avrà sbagliato???
Tutti gli spettatori sono coalizzati contro suo figlio sempre e comunque lei lo sa però che lui è preparatissimo: gli insulti non li sentono nè lui né lei, sono concentrati sui cavilli del fuori gioco, del fallo di vigoria sproporzionata o sul contro fallo.
La mamma sa che mimetizzato come lei tra gli spalti c'è l'osservatore degli arbitri che giudicherà l'operato del figlio, sa che ci sono dei giornalisti delle testate locali,sa che entrambe le società sono pronte per spedire esposti sull'arbitrato e tutto ciò non la fa certo stare tranquilla.
Per non parlare poi del" terzo tempo"....cioè finale di partita con talvolta tafferugli vari più o meno pericolosi.
E allora le chiedo "Cara mamma ultrà dell'arbitro ma perché si sceglie di fare l 'arbitro?"
"Cara mamma ultrà di un calciatore è per lo stesso identico motivo per cui si gioca a pallone:la passione per il calcio"
"E perché si diventa mamma ultrà di un arbitro?"
"Per lo stesso identico motivo per cui si è mamme: la passione per tuo figlio".
Per cui riflettiamo prima di gridare"Insensibile".......non potevo fare a meno.
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